STEP #05 - Il mito

La città di Guardiagrele si trova ai piedi della Maiella e, per le genti d'Abruzzo, la Maiella è la Madre.
Le origini mitologiche conferiscono al monte, da sempre, grandiosa maestosità.

Il mito della dea Maja  



La dea Maia
"La leggenda narra che Maja, la più bella delle Pleiadi, fuggì dalla Frigia per portare in salvo il suo unico figlio Ermes, il gigante, gravemente ferito in battaglia.

Dopo un lungo viaggio si rifugiò tra i boschi dei monti d’Abruzzo per cercare l’erba miracolosa che cresce alle falde della bianca montagna, l’unica in grado di salvare il suo amatissimo figlio. Tuttavia la montagna, ricca di erbe medicamentose, era coperta dalla neve, così ogni suo tentativo di ricerca fu inutile ed Ermes morì.
Il Gran Sasso: "Il gigante che dorme"
Sconvolta dal dolore Maja, lo seppellì sul Gran Sasso, dove ancora oggi, chiunque osservi da levante, può riconoscere nel profilo della catena montuosa il "Gigante che dorme". Inconsolabile, vagò a lungo per i boschi. Poi, logorata dal pianto e dal dolore, esalò l'ultimo respiro sul monte che l’aveva accolta e che oggi porta  il suo nome, la Majella. Lì venne sepolta dai pastori impietositi per la sua triste storia, adorna di ricche vesti, di vasi di prezioso metallo, e soprattutto di fiori e di  erbe aromatiche.



La Maiella
La montagna, prese così la forma di una donna impietrita dal dolore riversa su se stessa con lo sguardo fisso al mare. Ancor oggi i pastori odono i suoi lamenti nelle giornate di vento, i boschi e i valloni, infatti, riproducono il lamento di una Madre in lacrime. Per le genti d'Abruzzo la Majella è la Madre, il simbolo della terra d'Abruzzo."










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